Il Sole non risplende e la Luna non riflette i suoi raggi.

Il cosmo “si accende” solo quando un essere vivente, tramite il suo cervello, interpreta le onde elettromagnetiche come segnali luminosi.

Questo fenomeno della percezione, del tutto interno alla mente di un osservatore, è apparentemente strano e sconcertante.

Ma, in effetti, i fotoni – che esistono dall’alba dell’Universo – vengono tradotti in luminosità solo nella mente di un osservatore, che li vede luccicanti oppure abbaglianti, talvolta tremolanti, caldi o argentei.

La nostra eterea Giulietta, le nostre sfavillanti Venus, le Ariel – diafane o colorate – che della luce si nutrono, non sapendo tutto ciò, continuano a brillare.

E noi continueremo a mantenere questo segreto…vero?

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